Reportage di Matteo Nardone

Roma e l'acqua - 07/08/2014

inizia un breve viaggio fotografico che illustrerà il rapporto che la città eterna ha con l'acqua, uno dei quattro elementi, quello che più di altri alimenta la vita e nutre la terra. Spesso mi trovo ad osservare l'acqua che scorre, a volte placida, a volte impetuosa, dalla bocca di qualche animale spesso esotico, o da qualche figura umana. Gocce che escono, una dopo l'altra, instancabili come le onde del mare, che donano un senso di gioia all'ambiente intorno, ed un piacevole refrigerio nelle torride estati romane.

 

osservo la Fontana del Nettuno, a piazza Navona, commissionata da papa Gregorio XIII, nel 1574, a Giacomo Della Porta; anticamente era detta "dei Calderari", come si chiamava il vicino vicolo, dal grande numero delle botteghe di fabbri che esistevano nei paraggi.

 

mi addentro in una delle piazze più affascinanti di Roma, ed ammiro la Fontana dei Fiumi: è stata ideata e plasmata dallo scultore e pittore Gian Lorenzo Bernini tra il luglio 1648 ed il giugno 1651 su commissione di papa Innocenzo X, in piena epoca barocca. Sorge al centro della piazza, nel punto in cui fino ad allora si trovava un “beveratore”,
una semplice vasca quadrata per l’abbeveraggio dei cavalli.

 

completo il giro di Piazza Navona ed arrivo alla Fontana del Moro, tra le più antiche fontane rinascimentali di Roma, con l'armonia di linee e la bellezza delle statue, degli ornamenti e degli zampilli d'acqua. La fontana è da attribuirsi al Bernini, al quale appartiene l'idea generale per rendere più imponente la vasca che papa Gregorio XIII aveva affidato all'opera di Giacomo Della Porta nel 1575.

 


E la canzone dell’acqua
è una cosa eterna.
È la linfa profonda
che fa maturare i campi.
È sangue di poeti
che lasciano smarrire
le loro anime neri sentieri
della natura.
Che armonia spande
sgorgando dalla roccia! (Federico Garcia Lorca)

 

L'acqua è insegnata dalla sete.
La terra, dagli oceani traversati.
La gioia, dal dolore.
La pace, dai racconti di battaglia.
L'amore da un'impronta di memoria.
Gli uccelli, dalla neve.
[E. Dickinson]

 

quando ci si passa vicino viene quasi spontaneo abbassar la voce perché è un vero piacere ascoltare il suono dell'acqua che sgorga da questa graziosissima ed elengantissima fontana, la Fontana delle Tartarughe, che sorge in uno degli angoli più tranquilli di Roma, seppur a due passi dal suo centro, il Campidoglio, quel colle una volta dimora della celebre lupa capitolina

 

...e quando vedi che da un leone, il re della foresta, sgorgano zampilli d'acqua cosa puoi pensar? forse che sei arrivato nel cuore di Piazza del Popolo, sede di tante manifestazioni, alle pendici di uno dei luoghi più incantevoli della città eterna, il Pincio

 

l'acqua zampilla anche dai delfini, su conchiglie aperte, giusto di fronte al palazzo della politica, innocenti testimoni di tante nefandezze italiane...

 

"T'invidio turista che arrivi,
t'imbevi de fori e de scavi,
poi tutto d'un tratto te trovi
fontana de Trevi ch'e tutta pe' te!

Ce sta 'na leggenda romana
legata a 'sta vecchia fontana
per cui se ce butti un soldino
costringi er destino a fatte tornà."

 

L'acqua è anche celebrata dalla processione della Madonna Fiumarola che ogni anno a fine luglio percorre le acque del Tevere fino ad arrivare nella sua casa, nel cuore di Trastevere, per chiuder la Festa de' Noantri

 

e come non accennare al suo fiume, che con le sue anse l'attraversa da nord a sud, e che offre ai fortunati passanti sulle sue sponde riflessi della città capovolta? un fiume che con i muraglioni è stato forzatamente separato dalla sua città ma che fa sempre sentire la sua presenza, la sua voce piena di storia e di misteri

 

la natura che purtroppo sempre più spesso fa sentire la sua presenza, attraverso l'acqua abbondante che cade dal cielo e che la terra, o meglio quel che ne rimane dall'asfalto e dal cemento, non riesce a smaltire...

 

entra nelle case e nei negozi, producendo danni a volte incalcolabili, come nel caso del nubifragio che si è abbattuto sulla città eterna tra il 30 gennaio e il 1 febbraio 2014, lasciando dietro di sè allagamenti soprattutto a Prima Porta

 

...anche il Tevere fa sentire la sua voce, con allagamenti in varie zone, quì a Castel Giubileo con un circolo sportivo invaso dalle sue acque